venerdì 21 settembre 2007

Riceviamo e pubblichiamo dal Prof. Michele Falcone





Al Ministro della sanità
p.c. al Presidente della Repubblica
p.c. al presidente del senato
p.c. al presidente della camera dei deputati


I sottoscritti Michele Falcone e Fernando Perretta, Maria Rosaria Veneruso e Vincenzo De Simone, Andrea Testa, referenti, rispettivamente dell’associazione “Impegno Sociale”, “Fiamma Tricolore”, “Rinnovamento Missino”,
premesso
-che é un fatto oramai acclarato che vivere nella Regione Campania, e così pure in non poche città e paesi, è diventato insostenibile, e per l’immorale e incivile degrado e per la macro e micro criminalità, dovuta, per lo più, all’elevato tasso di disoccupazione, e per l’avvento dello spettro della cosiddetta “nuova povertà”, non solo morale ma anche economica, generata dalle continue imposizioni di tasse ingiuste e sempre più gravose, a tutto danno delle fasce più deboli, dei cittadini onesti e degli stessi servizi d’interesse sociale che risultano, non pochi, inesistenti, malamente funzionanti altri come, in special modo l’ospedale civile “San Sebastiano” di Caserta che versa in condizioni strutturali e funzionali particolarmente precarie, sottacendo, per il momento, gli esiti di sopralluoghi effettuati presso alcune strutture pubbliche;
Constatato
-che con atto deliberativo n. 345 del 10/06/06 che, pur avendo validità semestrale, è tuttora vigente, si è disposto un nuovo organigramma che è così costituito:
1)-il reparto di Geriatria, che passa da 11 a 0 posti letto, è accorpato nell’UO di Medicina generale, che conserva solo 18 posti letti;
2)-il reparto di Chirurgia d’urgenza, con 20 posti letto, è accorpato nell’UO di Chirurgia generale che mantiene solo 4 posti letto;
3)-il reparto di Allergologia e Immunologia clinica, che passa da 6 a 0 posti letto, è accorpato nell’ UO di Dermatologia che sospende i ricoveri ordinari ed effettua solo ricoveri diurni;
Sono accorpati in un unico locale:
a)-ORL, Oculistica e Chirurgia maxillo-facciale, con un totale di 15 posti letto;
b)-Oncologia, Oncoematologia, Fisiopatologia del dolore, che passano da 8 a 4 posti letto;
c)-Fisiopatologia della respirazione, Malattie dell’apparato respiratorio,passano da 15 a 2 posti letto;
Inoltre, nelle UU.OO., Ortopedia, Neurochirurgia, Cardiologia-UTIC, Cardiologia-Riabilitazione cardiologica, Emodinamica, Chirurgia Vascolare, Gastroenterologia, Ostetricia e Ginecologia, Urologia, sono garantiti solo i ricoveri d’urgenza, mentre sono sospesi i ricoveri programmati e di elezione, come nell’UO Medicina riabilitativa;
rilevato
-che, così, mentre so ridotte le prestazioni sanitarie e il servizio, mentre sono state annullate le prestazioni esterne dei laboratori di analisi e di radiologia, accade che pazienti che giungono al pronto soccorso vengono subito trasferiti nelle strutture convenzionate, le uniche a ricevere vantaggio da questa situazione;
-che, mentre i posti letto passano da 500 a circa 200, con disagi enormi per medici paramedici e degenti, si apprende che il reparto di Ginecologia, che conta 24 posti letto, è diretto da ben 5 primari e che con delibera del 20/07/07, è stato chiuso il reparto di Fecondazione assistita, né è stato più riaperto, a tutto danno delle nascite, ma viene intanto costituita la Ginecologia sociale che, provvista di un proprio organico specifico e di un primario, potrebbe rendere più invitanti le pratiche abortive;
-che il “dipartimento di accettazione di pronto soccorso”, ultimato dopo oltre dieci anni, è inattivo perché risulta “non a norma”.
fanno presente
-che, se è vero che il menzionato atto deliberativo del “San Sebastiano” n. 345 del 10/06/06, è finalizzato agli “obiettivi indicati dalla Regione Campania con D.G.R.C. n. 1843 del 09/12/05, relativi al “contenimento delle spese sanitarie””, è altrettanto vero che tali draconiane deliberazioni andrebbero prese altrove, nelle centinaia di enti inutili e parassitari, nel dissennato sperpero del pubblico denaro, nei carrozzoni politici “mangia miliardi”, nelle migliaia di incarichi “fiduciari” dalle parcelle d’oro, nelle centuplicazioni degli importi economici per i lavori pubblici, quasi sempre terminati in modo molto approssimativo, negli stipendi e nelle pensioni miliardarie dei politici, nelle prebende elargite alla innumerevole pletora dei portaborse e procacciatori di voti;
-che, mentre la sola Regione Campania spende tanto quanto l’intera Germania e che l’Italia ha ben 574.000 auto blu, a fronte delle 62.000 degli Stati Uniti, il cui costo, oltre a quello richiesto per gli acquisti e per le assicurazioni, ammonta a oltre 18 miliardi di euro, cioè quasi metà finanziaria, tagliare i posti letto nell’ospedale per il “contenimento delle spese sanitarie”, mentre politici e adoratori del “Dio Quattrino” si fanno curare all’estero o in cliniche private e all’avanguardia, appare come la rappresentazione di una moderna farsa pirandelliana;
chiedono
alle SS.LL. un immediato intervento perché l’ospedale sia riportato pienamente funzionale ad ogni esigenza dei cittadini.
con osservanza